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Leadership

Leadership e Libertà: cosa cerchiamo nei momenti di crisi?

Leadership e Libertà: cosa cerchiamo nei momenti di crisi?
Published: December 19, 2022
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Ci troviamo a vivere in un mondo che ci mostra situazioni sempre più eclatanti, che sembrano superare ogni volta il limite di quello che ritenevamo accettabile. 

Temiamo, ogni volta, che tutto ciò possa accadere sotto i nostri occhi, vicino a casa, o addirittura dentro casa. 

Spesso tendiamo a scongiurare questo pensiero guardando altrove, mettendoci a fare le nostre solite cose, come ipnotizzati, facendo finta che sia tutta una finzione o forzandoci a credere che “a noi non può capitare”.

Proviamo a tratteggiare quali sono alcune risposte diffuse di leadership a contesti in cui l’esperienza di confusione, crisi, panico, lutto genera soprattutto il bisogno di rassicurazione. 

Proveremo poi a sondare quali sono le opzioni che si aprono quando “scegliamo” come usare la nostra attenzione e ci autorizziamo a “vedere” i nostri meccanismi automatici di reazione.

Procediamo per gradi. 

Ricerca istintiva di un leader nell’elaborazione del lutto

Di fronte a situazioni di crisi ci troviamo impreparati, come lo si è di fronte a un lutto improvviso. Infatti le nostre reazioni sono spesso proprio quelle tipiche del lutto:

  • prima proviamo a ignorarlo, tendiamo a narcotizzare questa esperienza per renderla più accettabile, per togliere quel senso minaccioso di disperazione che potrebbe coglierci da un momento all’altro; 
  • poi insorge il rifiuto, “non è possibile” e lo neghiamo;
  • poi proviamo a cercare qualcuno o qualcosa a cui dare la colpa
  • infine, proviamo a trovare affrettatamente salvezza dandocela a gambe con il primo paracadute che troviamo, cioè le poche certezze che ci rimangono. 

Questa sequenza può durare pochi minuti o anni, a seconda.

Poi, per sfinimento o per semplice impazienza (l’impazienza di chi è abituato a volere risposte subito, anzi, a pretenderle come se fossero un diritto), ci rendiamo conto di non farcela, di non essere attrezzati, di non voler fare un investimento di energia per capire un po’ di più da soli

Perché addentrarci in territori sconosciuti non fa per noi, noi vogliamo rimanere così come siamo, attaccati a ciò che siamo e soprattutto a ciò che abbiamo.

È allora che, annaspando, cerchiamo intorno a noi per capire se qualcuno può darci quelle risposte di cui non conosciamo nemmeno le domande…

AAA Leader cercasi

Ed è allora che cerchiamo l’”uomo forte”, l’eroe, il santo, il guru, il leader, quello che ha le risposte e che ci guiderà fuori dalla melma, quello a cui possiamo affidare il nostro destino. 

Lui sì che “sa come si fa”.

Tra l’altro, non dobbiamo neanche faticare molto per trovarne uno, perché solitamente vengono a trovarci direttamente a casa, attraverso la TV o internet. Alcuni esempi: persone o partiti politici, il movimento, il gruppo, la curva, l’ideologia, la religione, la moda, il trend, il mercato, eccetera

Costoro hanno in comune alcune cose: danno risposte

Difficilmente sono evocatrici di un sogno che non sia banale. Quasi sempre antepongono il potere (visibilità, popolarità, audience, voti, quote di mercato…) a tutto il resto, relegando in fondo alla classifica questioni come, ad esempio, l’amore o facendone dei simulacri utili all’audience, ma senz’anima.

E spesso le risposte assumono il tono della promessa, quasi sempre non gratuita, nel senso che la richiesta (sempre implicita, talvolta subdola) è di poter avere un qualche tipo di tornaconto. 

Quindi aggettivi come “disinteressato”, “incondizionato”, hanno posto nei loro discorsi solo se significano l’esatto opposto. 

Se abbiamo l’impressione che “tocchino i cuori” è probabile che ci stiamo illudendo o che, quantomeno, la questione galleggi in superficie e non raggiunga l’essenza delle cose.

Sembrerebbe emergere un bisogno un po’ più profondo, che ha a che fare con il nostro essere autenticamente umani.

Alla scoperta di nuovi leader

Ma non dipende mica da loro. 

Tutto dipende dalla nostra disponibilità e capacità di non abdicare alla nostra coscienza, alla nostra intelligenza. 

In definitiva, dipende dal fatto che siamo disposti o no ad assumerci la responsabilità di vivere da uomini e donne liberi

Pensare con la nostra testa, sentire con il nostro cuore.

Accorgerci che, sebbene indaffarati a pigiare tasti sul nostro smartphone o a replicare all’ultimo post su facebook, siamo fatti di un corpo, di una mente e di un cuore

Siamo anime

Se solo ce ne ricordassimo, se solo rimanessimo connessi a questo, alla nostra essenza profonda, allora saremmo davvero liberi. E non ci sarebbe il rischio di vendere (o regalare) la nostra testa e il nostro cuore al primo urlatore che passa, facendolo passare per un “Leader”, senza nemmeno rendercene conto.

Una delle mie paure è che, in un mondo progressivamente assuefatto alla comunicazione istantanea e alla gratificazione istantanea, si possa confondere la leadership con il fascino per la celebrità.

Spesso, la conseguenza di ciò è che i membri più quieti e riflessivi delle organizzazioni e delle società risultino invisibili alla massa e vengano costantemente trascurati nella corsa ai premi scintillanti del successo, dalla cui competizione, fatta a colpi di inquadrature e interviste, sono inesorabilmente tagliati fuori. 

Per scelta propria o di qualcun altro. 

Anche stavolta, non è colpa loro: non sono loro ad essere invisibili. 

Sono i nostri occhi che sono posati altrove.

 

Delfino Corti è Senior consultant e facilitator. Lo puoi contattare qui.