Efficacia.
È stato un tema ricorrente nelle conversazioni degli ultimi 12 mesi.
Molte organizzazioni sembrano trovarsi in un ciclo: le persone lavorano molto duramente e gli obiettivi organizzativi sono ambiziosi. Quando questi obiettivi non vengono raggiunti, le organizzazioni propongono nuove strategie per facilitarne il raggiungimento: i dipendenti accettano ulteriori incarichi, ma gli obiettivi rimangono invariati. I dipendenti continuano a non raggiungere gli obiettivi e iniziano a mostrare segni di esaurimento.
Questo argomento è stato affrontato con Ségolène Brantshen e Sahar Muhsin Laufman nei recenti podcast e continua ad emergere in una conversazione con un cliente. Il fenomeno della stanchezza delle persone è sempre più diffuso. Le organizzazioni di tutto il mondo stanno affrontando le conseguenze della fatica dei dipendenti, che influisce non solo sul benessere individuale, ma anche sulla produttività e sull'efficienza complessiva. Il perseguimento di profitti, obiettivi e risultati sta lasciando il personale esausto. Senza un allineamento agli scopi aziendali, un ambiente psicologicamente sicuro e una comunicazione chiara da parte dei leader, il rischio di burnout diventa elevato. Mi è tornata in mente una domanda che mi aveva particolarmente colpito: "Qual è la tua stella polare?". Mi ha portato a riflettere su cosa cerco nei leader intorno a me e su come posso esercitare la leadership. Ecco i miei pensieri...
Qual è la tua stella polare?
Come i marinai che un tempo navigavano seguendo le stelle, chi lavora all’interno delle organizzazioni ha bisogno di una "stella polare" per guidare i propri sforzi e la propria energia. La mia organizzazione, ad esempio, ha una visione chiara e uno scopo ben definito, evidente ai nostri clienti, al mio team e a me stessa. Quando vado al lavoro, so come contribuire a raggiungere questa stella polare.
Comunicare, comunicare, comunicare
Il mio manager mi ha ricordato l'importanza della comunicazione il mese scorso, e aveva ragione. Quando le persone non sanno cosa sta succedendo, si disimpegnano, contribuendo alla sensazione di stanchezza. Non è questione di conoscere ogni dettaglio, ma di comprendere il quadro generale e sapere che qualcuno competente sta gestendo la situazione. Questo consente di concentrarsi su ciò che possiamo influenzare, anziché stressarci per ciò che non possiamo controllare.
La sincerità è fondamentale
Raccontiamo sempre con trasparenza la situazione reale: comunichiamo alle persone che lavorano con noi i successi, ma anche le difficoltà che stiamo incontrando. Sarà soprattutto in questo caso che, se si è onesti, le persone saranno in grado di affrontare la realtà e gestire le proprie aspettative. Mantenere le promesse, anche nei momenti difficili, favorisce la fedeltà e l'orgoglio dei dipendenti.
Affrontare la stanchezza organizzativa
Le sfide globali ed economiche che le organizzazioni affrontano non scompariranno dall'oggi al domani, e i carichi di lavoro probabilmente non diminuiranno nei prossimi tempi. Affrontare la stanchezza organizzativa è una questione complessa che non si risolve con una giornata di team building o una settimana di ferie. Un approccio sistematico, che inizi con una comunicazione chiara e sincera dall'alto, può fare la differenza. Stabilire una "stella polare", praticare la trasparenza nelle comunicazioni, mantenere le promesse e ammettere i fallimenti potrebbe restituire ai dipendenti il controllo sulla propria energia e aprire la strada a un successo sostenibile.
Scritto da Ailie Schackleton - Head of Content Marketing in Impact
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